A capo della associazione ci sono Alfredo Caltabiano, 60 anni, nato a Reggio Calabria, vive dall’infanzia a Parma, città natale della moglie Claudia, 57 anni. Insieme hanno sei figli, di cui due in affido, e sono nonni di un nipotino.
Iscritti ad ANFN sin dalla nascita, si occupano per conto della associazione, di politiche familiari, economiche e fiscali.
Essere una famiglia numerosa oggi è rivoluzionario! Come vi descrivete voi?
Partiamo da un presupposto importante: famiglia numerosa non si nasce, ma si diventa. Ogni famiglia numerosa (tranne i rarissimi casi di parti trigemellari!) ha cominciato con uno e poi due figli. Ricordo quante paure e preoccupazioni abbiamo avuto con il primo figlio! Poi, con il secondo, abbiamo iniziato ad essere più elastici e meno paurosi. Dal terzo figlio in poi, tutto diventa più semplice per la gestione del singolo figlio, ma più complesso nell’insieme!
Essere famiglie numerosa non è assolutamente questione di eroismo, ma di consapevolezza del fatto che aprirsi alla vita può essere difficoltoso, ma quello che dai, ti viene restituito moltiplicato!
Così come l’Amore, che, ricordiamoci, non viene diviso tra i figli, ma moltiplicato…
Tre parole chiave per il nuovo mandato…
Sicuramente “l’Italia del terzo figlio”. Per vincere l’individualismo, anzi, il singolarismo che caratterizza la nostra società; per vincere l’inverno demografico in cui siamo entrati; per dare un futuro e una speranza al nostro paese, dobbiamo passare dalla logica dell’”Italia del figlio unico” a quella dell’”Italia del terzo figlio”.
Questo perché le famiglie con tre o più figli compensano, a livello demografico, le donne e le coppie che non vogliono o non possono fare figli.
Ma anche perché le famiglie con tre e più figli sono anche quelle più sostenibili dal punto di vista ambientale. Quello che ora Greta Thunberg dice, le famiglie numerose lo fanno da anni: riciclo, gestione attenta delle risorse, car sharing, avanzi ridotti al minimo, economie di scala, condivisione, consumi energetici pro-capite sensibilmente inferiori alla media.
E poi le famiglie numerose sono una palestra di vita, in cui si impara fin da bambini a condividere le cose e gli spazi con gli altri fratelli e sorelle; dove anche si litiga, ma subito dopo si fa la pace.
Fateci caso: quando una maestra deve scegliere qualcuno da affiancare al banco a qualche bambino o bambina che ha difficoltà relazionali, molto spesso vengono scelti proprio chi ha tanti fratelli e/o sorelle…
Cosa chiedono oggi le famiglie numerose e quale contributo per le politiche familiari?
Se una nazione avesse un sistema di politiche familiari efficace, ne beneficerebbero tutte le famiglie, comprese le famiglie numerose. In Francia, ad esempio, l’Associazione Nazionale Francese delle famiglie numerose è marginale e ha pochi iscritti, malgrado ci siano tantissime famiglie numerose. Ha invece molti iscritti proprio là dove, ad esempio in Spagna e Italia, manca una seria politica nazionale sulla famiglia e sulla natalità. Anche se le famiglie numerose sono numericamente inferiori. Le famiglie numerose sono la cartina di tornasole delle politiche famigliari. Dove ce ne sono tante, come in Francia, vuol dire che funzionano. Dove non ce ne sono, come in Italia, vuol dire che non funzionano.
Alle recenti politiche abbiamo sottoposto ai candidati dei vari partiti un documento con tredici proposte, che invito a leggere (link): si comincia dal tema della casa e del lavoro, necessario alla costituzione di nuove famiglie; con la nascita del primo figlio, diventano importanti le politiche di conciliazione lavoro-famigli e gli asili; con la nascita del secondo figlio e successivi, riducendosi il reddito disponibile, sono importanti gli interventi di carattere economico e tariffario, quindi: assegno unico, fisco, ISEE, iva sui pannolini. Con il Network dei comuni amici della famiglia potrà esserci una condivisione delle buone pratiche a livello locale. Con Opzione Mamma, chiediamo il riconoscimento ad ogni mamma lavoratrice di un anno di contributi pensionistici per ogni figlio. Con ‘un figlio, un voto’, il riconoscimento del diritto di voto ai minori attraverso la delega ai genitori: questo anche per evitare che la politica rincorra solo le richieste di chi oggi è elettoralmente più forte (ossia gli over 60).
Come si può vedere, sono proposte che riguardano tutte le famiglie con figli, anche chi ce ne ha solo uno.
Due proposte riguardano particolarmente le famiglie con tre e più figli: una legge specifica sulle famiglie numerose, e il rilancio della carta famiglia per i nuclei con tre e più figli. Che tuttavia non è escluso che, dopo il lancio iniziale, possa essere esteso anche alle famiglie con due figli e poi a quelle con un figlio, come stava avvenendo a Parma con la Parma Family Card (progetto poi sospeso per il cambio di giunta…)
Come collaborare con le altre associazioni?
Senza ombra di dubbio: attraverso il Forum delle Associazioni Familiari!!!
Credo fortemente nella necessità di fare rete. E il forum delle associazioni familiari rappresenta il contenitore ideale per fare rete, perché tutte le associazioni sono accomunate da un minimo comune denominatore molto importante: il valore fondamentale della famiglia. E questo è un collante fortissimo, che fa superare le diversità costituite dai diversi ambiti in cui operano le associazioni. Anzi, questa diversità è una ulteriore forza del forum, che può veramente rappresentare una voce, un megafono delle associazioni su tutte le tematiche che riguardano il tema famiglia.
Ricordiamoci che la forza del Forum è data dalle associazioni; il Forum deve essere al servizio delle associazioni affinché queste possano crescere e, conseguentemente, possa crescere il Forum stesso. Così come le associazioni devono partecipare attivamente alle attività del Forum, affinché il Forum possa raggiungere questo scopo e diventare sempre più riferimento per le associazioni.
Questo è l’auspicio che facciamo come Associazione Nazionale Famiglie Numerose, con l’impegno di una nostra costante presenza non solo a livello nazionale, ma anche presso i forum regionali e locali.