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VERSO DUBLINO. Il Vangelo della famiglia, gioia per il mondo

 

A giugno si è tenuto nella capitale irlandese un convegno in vista del meeting mondiale 2018. 110 rappresentanti di 50 Paesi per mettere a punto temi e momenti organizzativi. Leggi tutto

Il IX Incontro mondiale delle famiglie si svolgerà dal 21 al 26 agosto 2018 a Dublino, in Irlanda, e sarà l’occasione per approfondire i contenuti dell’Esortazione apostolica Amoris laetitia. Lo spiega Papa Francesco in una Lettera presentata in Sala Stampa vaticana dal cardinale Kevin Joseph Farrell, prefetto del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita e da monsignor Diarmuid Martin, arcivescovo di Dublino.

Nel suo intervento il cardinale Farrell ha notato come «la preparazione di questo grande evento sia importante in tutte le singole diocesi e nelle parrocchie, tanto quanto la celebrazione finale in Irlanda». È in questo modo, infatti, che «l’evento può incidere davvero nella vita familiare, ecclesiale, culturale e sociale, mostrandella do visibilmente l’intensa comunione di tutto il popolo di Dio e di tutte le famiglie cristiane intorno al Papa». Il porporato statunitense ha poi evidenziato come Papa Francesco nella Lettera rinnovi il suo «sogno» di «una Chiesa in uscita, non auto-referenziale, una Chiesa che non passi distante dalle ferite dell’uomo, una Chiesa misericordiosa che annunci il cuore della rivelazione di Dio Amore, che è la misericordia».

Lo stesso punto è stato enfatizzato anche dall’arcivescovo Martin, che ha osservato come «persone provenienti dai contesti più diversi sono affascinate da papa Francesco». Infatti «anche coloro che non appartengono alla Chiesa apprezzano il suo desiderio di stimolare un vero rinnovamento della Chiesa e Gli augurano di avere successo nella sua aspirazione ». Per l’arcivescovo di Dublino l’Incontro del 2018 «non intende essere solo un evento di passaggio, una celebrazione fugace degli ideali vita della famiglia». Anche perché la Chiesa «deve essere un luogo in cui le persone il cui matrimonio si trova in difficoltà o addirittura in fallimento non si sentano giudicate con durezza, ma possano fare esperienza del forte abbraccio del Signore che li può risollevare, per ricominciare a realizzare i propri sogni, anche se solo in maniera imperfetta». Martin ha informato anche che la celebrazione di Dublino nell’agosto 2018 sarà preceduta da un’ampia catechesi sul significato dell’amore coniugale e familiare e sul ruolo della famiglia nella società. Questo, ha spiegato, «sarà un momento di rinnovamento per la Chiesa in Irlanda con una estesa partecipazione dei fedeli laici».

Rispondendo alle domande dei cronisti Martin ha riferito che il Papa gli ha espresso il «desiderio» di essere personalmente presente all’Incontro del prossimo anno. «Si deve parlare – ha poi osservato l’arcivescovo di Dublino – alle famiglie sotto attacco, non possiamo avere un approccio ideologico, ma chiederci: ‘Come affrontare le sfide?’; ‘Come la famiglia può vivere in questa società?’». «Soprattutto in alcune aree povere, – ha aggiunto – c’è l’orgoglio di avere dei figli, di essere famiglia, questo succede in Irlanda ma non solo, anche a Roma, e la Chiesa deve tenerne conto ». «La prima cosa – ha quindi sottolineato Martin – non è tanto il catechismo, ma l’amore per i figli, e questo lo dice Gesù». «Dobbiamo sempre accompagnare e comprendere, siamo Chiesa. – ha chiosato il cardinale Farrell –. Molte famiglie non vanno in chiesa, si sono allontanate, e la preparazione dell’Incontro dovrà tener conto anche di questo». Il porporato statunitense ha inoltre sottolineato che nella capitale irlandese «affronteremo la vita della famiglia così come è» e l’attenzione sarà principalmente rivolta ad approfondire «cosa pensiamo in quanto cristiani della vita matrimoniale e familiare in un momento in cui le famiglie sono sotto attacco», una cosa che «abbiamo mancato di fare» in passato. (Gianni Cardinale)

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