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QUESTO È IL MIO CORPO. FERMARE LA DOMANDA PER FERMARE LA PROSTITUZIONE

La prostituzione viola la dignità e i diritti umani. I clienti sono complici della riduzione in schiavitù e dello sfruttamento di persone vulnerabili.

Chiamati dall’associazione Papa Giovanni XXIII, i principali movimenti ed associazioni ecclesiali (ma anche movimenti sindacali e sociali), hanno aderito all’appello per combattere lo sfruttamento delle donne “Questo è il mio corpo”. Anche il Forum vuol fare la sua parte perché venga approvata la proposta di legge di modifica della legge 75 del 1958, che concerne l’introduzione di sanzioni “per chi si avvale delle prestazioni sessuali di soggetti che esercitano la prostituzione”. Per spingere in questa direzione è aperta la raccolta di firme per una petizione di sostegno alla modifica della legge.

La modifica vuole, sull’esperienza di altre legislazioni europee, punire il cliente dello sfruttamento sessuale, per togliere così alle organizzazioni criminali la fonte di guadagno e per combattere lo sfruttamento di persone vulnerabili: colpire la domanda per contrastare le conseguenze devastanti create dalla prostituzione. Le donne che si prostituiscono arrivano da ambienti familiari e sociali degradati, hanno alle spalle storie di povertà, violenza e abusi la nuova “professione” le fa cadere ancora più in basso e le fa diventare ancoro più schiave. Per questo anche quando le ragazze non sono direttamente oggetto di tratta, sono comunque sfruttate, perché in qualche modo costrette dagli ambienti di provenienza, dalle circostanze e dai livelli culturali degradati a una “scelta” che certamente non può definirsi libera.

Non ci può essere libertà in un comportamento che nasce da una catena di sopraffazioni.

Per ulteriori informazioni, per aderire e per avere proposte di impegno: www.questoeilmiocorpo.org

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